Arka Mobili
ARKA BONACINA - Via Confalonieri 19, 20821 Meda (MB) Italy - Tel.+39 0362 74848 / Fax +39 0362 73897
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RENZO BONACINA
Nato a Meda e tuttora residente nella vitale cittadina brianzola, imprenditore da sempre nel settore mobiliero, ispiratore e fondatore con i figli del marchio ARKA.                                                                            

Con lui facciamo una chiacchierata-panorama sul binomio Meda-Design.

R.: “Parlando del design e di Meda, visto il ruolo leader ancora oggi della Brianza per il mobile e ancor di più di Meda, non si può dire che tutto sia nato per caso, ma che l’intraprendenza e la capacità produttiva degli imprenditori di Meda, già negli anni cinquanta, e successivamente negli anni sessanta, ha incontrato la matita felice di architetti e designers italiani che, sempre in quegli anni, si andavano formando professionalmente. Prima ancora dell’avvento del salone del Mobile, quale massima espressione del comparto produttivo mobiliero italiano, al quale ho partecipato sin dalla prima edizione del 1961 per un trentennio, si può affermare che è stato alle esposizioni della Triennale di Milano che il design italiano ha avuto la sua culla e la sua affermazione. Aggiungo anche che era molto interessante già allora vedere le esposizioni internazionali che venivano organizzate, sempre presso i padiglioni della Triennale, con le sezioni  dedicate alle scuole di design straniere; venivano allestiti gli alloggi di varie nazioni,  intesi non nelle loro caratteristiche distributive o architettoniche, ma unicamente come complessi di mobili.              

Ricordo anche i viaggi collettivi, organizzati dall’ ICE o da altri enti , alla volta delle fiere più rinomate del settore, negli Usa  oppure nel nord Europa. Si andava a vedere, per esempio, il design scandinavo e si rimaneva colpiti. Ognuno metteva a fuoco le idee ed intuizioni. Si tornava molto caricati e ci si confrontava in azienda e con i progettisti . Poi le idee si mettevano in pratica sempre con una gran voglia di fare.”

D.: A cosa è dovuto il successo dell’italian design?

R.: “Il successo del design italiano, che dura da più di cinquant’anni, è nato da una realtà produttiva già allora esistente e ben radicata sul territorio e grazie soprattutto a una generazione di architetti italiani, in particolare milanesi, ma non solo, che con le aziende si sono sempre potuti esprimere al meglio delle loro potenzialità.”

D.: E oggi?

R.: “Oggi il mercato si è ampliato ed è  via via diventato sempre più esigente. La competizione avviene ormai su tutti i mercati con produttori che operano sulla base di fattori di costo differenti. Le sfide, in questo caso, si vincono con la qualità, la storia, e il fascino di una certa ‘’unicità’’ del prodotto. Sono questi i concetti che ho voluto che i miei figli, che sono i naturali continuatori della mia attività, assimilassero e facessero propri e che sono alla base della filosofia di ARKA. Quando si dice o si legge ‘’Made in Italy’’ si vuole dire tutto questo e non uno slogan da inflazionare; e quando si dice storia, riferendomi anche a quello  cui ho accennato prima, significa tutto un background culturale che il design italiano ha generato e ha accumulato negli anni che è praticamente unico, inimitabile e tuttora vincente.”

D.: Quali architetti ricorda con piacere o maggiore simpatia?

R.: “Tra tutti quelli che ho conosciuto direi Achille Castiglioni proprio per la semplicità e la affabilità, ma anche altri come lo Studio De Pas/D’Urbino/Lomazzi, Gigi & Pepe Tanzi, Alberto Rosselli,  Giorgio Decursu, Laura Griziotti, Adalberto Dal Lago, Italo Lupi, Carlo Santi e anche Ettore Sottsass col quale erano nati alcuni prototipi senza  arrivare poi alla serie definitiva, una collaborazione che ricordo sempre con piacere.”